Testi

Ultimo Singolo

Domani

Strofa 1: La barba incolta e quel suo sguardo perso, guardar quegli occhi proprio non si può, il passo incerto timido e impacciato, perché ha paura delle novità! Nascosto sotto i dubbi della mente, avanza piano in incognita, e si diverte con indizi ciechi, a raccontare quello che sarà.
Ritornello: Domani, Questo è il suo nome non si sa chi è, sul petto, raffigurato ha la malinconia, domani, fa carte false con il futuro, domani, domani!!
Strofa 2: Domani è un grido di speranza un sogno, per molti un giorno di mediocrità, per meglio dire forse un’illusione, da qualche parte ci traghetterà! Domani meglio non pensare a niente, che del futuro tanto non si sà, perché domani può fare paura, é un giorno una fatalità.
Ritornello: Domani, questo è il suo nome non si sa chi è, sul petto, raffigurato ha la malinconia, domani, fa carte false con il futuro, domani complice della notte cieca, domani, questo è il suo nome non si sa chi è, sul petto, raffigurato ha la malinconia, domani fa carte false con il futuro, domani.
Finale: Domani, le mani, domani, tu dammi le mani, domani…

Album: “La dove dormono i miei Diavoli”

La dove dormono i miei diavoli

Strofa 1. Si lo so che il mio cuore dal petto vorreste strappare,
siete mostri del resto vi piace godere, ogni sera ricarico il vostro tacere, dovere.
Siete voi, ogni notte mi bevo giù il vostro cadere,
seducenti canaglie ne sento l’odore, se bussate alla porta non vi farò entrare, via andare!
Ritornello. Diavoli, la dove dormono, il sole non si spoglia mai per me, muoiono giorni sogni immagini.
Strofa 2. È cos,ì senza cuore la mente mi avete rubato, al mercato dei sogni venduto ingannato, io che da un giorno all’altro ci sono caduto, cascato.
Ritornello e finale. Diavoli, la dove dormono, il sole non si spoglia mai per me, muoiono giorni sogni immagini, bruciano dove non si sa.
Diavoli, la dove implorano, il sole non si spoglia mai per me, muoiono giorni sogni immagini, soffoca il cuore e l’anima

La cattiveria della gente

Strofa 1. Perchè la gente non riesce ad essere, coltiva baci racconta favole, nasconde tracce bugie in codice, promette cose che non può crescere.
Perchè la gente non si fa scrupoli, stracci di neve cazzotti e lacrime,
lei si dimentica l’impossibile, al singolare leggere l’indice.
Bridge. Valla a capire la gente.
Ritornello. Come un fuoco di paglia, una mano gentile, lei si spoglia di notte, e si veste di rabbia,
come è strana la gente, la gente che dice fa niente fa niente.
Strofa 2. Così la gente si mostra fragile, tradisce semina l’odio vergine,
tramonta sogni seduce tenebre, si sente sola e non sa vivere.
Bridge. Valla a capire la gente.
Ritornello.Come un fuoco di paglia, una mano gentile, lei si spoglia di notte, e si veste di rabbia. Come è strana la gente, la gente che dice fa niente fa niente.
Come un fuoco di paglia, una nebbia gentile, lei si spoglia di notte, e si veste di rabbia, quante lune ha la gente, la gente che dice fa niente fa niente

Momenti

Strofa 1. Strisciano come serpenti, fra i denti, meditano lungo i fianchi, sui banchi, pensano come diamanti, brillanti, se rifletti sono in tanti, sfuggenti.
Indisposti indisponenti, scontenti, sembrano così distanti, assenti, annebbiati deliranti, lamenti, quelli che di giorno sono… pesanti, tormenti.
Ritornello. Nell’ombra della mente si allontanano, momenti, è quando non ci pensi che ritornano, istanti,
nel cuore fra le mani si nascondono, prudenti, nel vento e nella polvere si adagiano, momenti.
Strofa 2. Urlano e si fanno neri, severi, quelli che si fanno scuri, sul volto,
sulle labbra nella pioggia, nei venti, hanno gli occhi sempre aperti, la notte, momenti.
Ritornello. Nell’ombra della mente si allontanano, momenti, è quando non ci pensi che ritornano, istanti,
nel cuore fra le mani si nascondono, prudenti, nel vento e nella polvere si adagiano.
Finale. Momenti, istanti, frangenti, momenti, momenti, istanti, frangenti, momenti.
Seconda voce. Strofa 1. Sui banchi, sfuggenti, assenti.
Seconda voce. Strofa 2. Severi, la pioggia.
Seconda voce. Finale. Hai presente i momenti che ci sembrano, quelli che solo a parlarne già si sciolgono

Imperturbabile

Strofa 1. Impenetrabile, è tutto inutile, ormai sei solo fumo, tristezza immobile.
Mie care lacrime, non sento piovere, di voi non ho paura, non riesco a piangere.
Bridge. Imponderabile.
Ritornello. Imperturbabile, la calma è la mia forza, la porto dentro me,
inappuntabile, la quiete è la mia sete, lei mi fa vivere,
imperdonabile, indietro non si torna, pensare è inutile,
indiscutibile, che dal dolore sempre, si può rinascere.
Strofa 2. Parlo ai cannibali, giù nelle viscere,
ma come siete belli, lasciate perdere.
Bridge. Imponderabile.
Ritornello. Imperturbabile, la calma è la mia forza, la porto dentro me,
inappuntabile, la quiete è la mia sete, lei mi fa vivere,
imperdonabile, indietro non si torna, pensare è inutile,
indiscutibile, che dal dolore sempre, si può rinascere, si può rinascere

Il potere del perdono

Strofa 1. C’è un potere in ogni cosa, una mano che si posa, una frase scolorita, dentro il cuore ricucita,
c’è chi spera e si dispera, nella sera una preghiera, sta nella contraddizione, nel ricordo un’emozione.
Bridge. C’è un potere.
Ritornello. Si, è difficile spiegare, il potere del perdono, perchè si può perdonare, stare bene o stare male,
ma è difficile capire, il potere del perdono, forse è meglio rinunciare, a chi non sa perdonare, lascia stare.
Strofa 2. Il silenzio è un’illusione, la ferita che si impone,
il pensiero che cammina, nelle ossa fino in cima.
Bridge. C’è un potere.
Ritornello. Si, è difficile spiegare, il potere del perdono, perchè si può perdonare, stare bene o stare male,
ma è difficile capire, il potere del perdono, forse è meglio rimunciare, a chi non sa perdonare.
Ma è difficile spiegare, il potere del perdono, perchè si può perdonare, stare bene o stare male, ma è difficile capire, il potere del perdono, forse è meglio rinunciare.
Seconda voce. È difficile spiegare, il potere del perdono, perchè si può perdonare, stare bene o stare male,
ma è difficile capire, il potere del perdono, forse è meglio rinunciare.

Metereopatici

Strofa 1. Che cosa c’è, che ci accomuna, con quelle facce, tutte un po tristi, stanche e addormentate.
La noia che, poi ci divora, poco alla volta, dentro si insinua, graffia le sue unghia.
Siamo così, appena svegli, con gli occhi bassi, senza parole, e la voglia nuda, ecco cos’è, che ci somiglia, sotto la pelle, abbiamo sogni, strani irrealizzati, siamo un po confusi.
Ritornello. Metereopatici, brillanti enpatici, quando conviene.
Quasi patetici, se il tempo cambia, ci cambia l’umore,
sembriamo isterici, tanto le cose, non vanno mai bene,
metereopatici, tanto alla fine, riempiamo il bicchiere.
Strofa 2. Sai cosa c’è, vedi l’orgoglio, fa prigionieri, non te ne accorgi, che è già troppo tardi.
Ecco perchè, quello che sembra, tu non lo vedi, non lo conosci, è nell’apparenza l’apparenza.
Ritornello. Metereopatici, brillanti empatici, quando conviene.
Metereopatici, se il tempo cambia, ci cambia l’umore,
sembriamo isterici, tanto le cose, non vanno mai bene,
metereopatici, tanto alla fine…
Finale. Meteo reopatici, meteo genetici, meteo reopatici, meteo genetici, metereopatici.

Per un po d’amore

Strofa 1. Il giudizio è una belva che sputa sentenza, fischia il treno,
una scheggia impazzita, schizzata ingiallita, dal veleno.
il disagio virtuale non è mai banale, quant’è vero, poi c’è l’uomo coraggio che vuol fare il saggio, tutto fiero.
Striscia il malcapitato sedotto e straziato, dalla vita, chiamalo condannato quel povero Cristo, disgraziato,
ma la logica è un fiore che spunta dal grembo, del mistero, e chi predica giudica nei suoi discorsi, il suo credo.
Bridge. Ma… tutto questo non ha senso, ci rovina.
Ritornello. Per un po d’amore, noi siamo in fondo persone sole, quante troppe paure, che ci mangiano dentro, e ci strappano il cuore.
Per un po d’amore, soffriamo pene, proviamo dolore, rincorriamo parole, che ci fanno parlare, ci facciamo l’amore.
Strofa 2. Siamo sensi di colpa scomparsi nell’ombra, la ferita, annoiati depressi scontati complessi, la partita,
l’amor proprio s’inchina giù nella rovina, si consuma, è una scheggia la lama singhiozza la punta, del coltello.
Bridge. Ma… tutto questo non ha senso, ci rovina.
Ritornello. Per un po d’amore, noi siamo in fondo persone sole, quante troppe paure, che ci mangiano dentro, e ci strappano il cuore.
Per un po d’amore, soffriamo pene, proviamo dolor,e rincorriamo parole, che ci fanno parlare, ci facciamo l’amore, ci facciamo l’amore, ci facciamo l’amore… l’amore.

Il mondo va

Strofa 1. Cos’è questo tormento, il gelido silenzio intorno a noi, quest’ansia che ci spezza il vuoto dentro,
qui niente ha ormai più senso, perduti senza sentimento noi, venduti all’offerente del successo,
lo squallido sgomento, degli insanguinatori gli avvoltoi, sdraiati sopra il letto del disprezzo,
la noia è un canto lento, come un vulcano erutta l’odio poi,
Bridge. ognuno contro l’altro nell’intento, noi…
Ritornello. Il mondo va, cade in rovina, si dondola, non fa una piega,
il mondo va, affoga annega, s’arrotola, e non si spiega.
Strofa 2. Sarà che questo tempo, calza notizie false falsi eroi, l’inganno veste i panni dell’incanto,
non penso che sia penso, ognuno ha la ragione tanto poi,
Bridge. la verità sul fondo è un’altra e intanto, noi…
Ritornello. Il mondo va, cade in rovina, si dondola, non fa una piega,
il mondo va, affoga annega, s’arrotola.
Finale. Il mondo va, accelera, si dondola, s’arrotola. Il mondo va, accelera, si dondola, s’arrotola. Il mondo va, accelera, si dondola, s’arrotola. Il mondo va s’arrotola.